La crisi economica mondiale sta impoverendo intere nazioni, solo un partito con grandi ideali ed una visione globale delle esigenze dei popoli può realmente contribuire ad un’efficace soluzione del dramma mondiale che investe intere popolazioni. Sempre più l’economia globalizzata spinge grandi masse di persone verso la soglia dell’indigenza e del degrado. Se a tale stato non si pone un freno, ben presto si avrà una destabilizzazione mondiale sia economica che politica. I partiti di sinistra attivi attualmente nei vari Stati, o sono complici di questa crisi o non hanno nessuna idea o programmi per uscire dall’attuale emergenza mondiale. In realtà essi tendono solo a perpetuare la loro posizione per interessi specifici e di poltrone. Il PSU con i suoi ideali di libertà, giustizia, fratellanza, solidarietà e prosperità e con la sua teoria economica basata sull’occupazione e lo sviluppo può efficacemente contribuire alla soluzione della crisi mondiale, propugnando la sostituzione di un’economia di crisi permanente con quella di un reale sviluppo e benessere dei popoli.
Il PSU con i suoi ideali di libertà, giustizia, fratellanza, solidarietà e prosperità e con la sua teoria economica basata sull’occupazione e lo sviluppo può efficacemente contribuire alla soluzione della crisi mondiale
La concezione di una nuova innovativa economia, basata sui fattori sociali dello scambio dei beni e di un sistema economico fatto per l’uomo, per la sua evoluzione materiale e spirituale, questo porterebbe a radicali cambiamenti dei rapporti e delle regole economiche. Sulla base di questa nuova teoria ogni atto produttivo ed economico sarebbe valutato secondo il suo vero e concreto apporto nel quadro della generale prosperità dei singoli e dei vari Stati. È un cambiamento epocale a cui aspira il PSU a fronte di una crisi epocale che tende ad impoverire l’uomo spiritualmente e materialmente. Per avere più informazioni sul PSU il lettore può collegarsi al sito www.partitosocialistauniversale.it.
Gennaro Ardolino Fondatore del PSU
Articolo pubblicato all’atto della fondazione del Partito Socialista Universale.
Capitolo tratto dal testo: Una nuova ideologia socialista per migliorare l’umanità, la società e l’ambiente, a cura del fondatore del PSU.
Una società equilibrata pone al centro della sua esistenza la dignità dell’essere umano. La natura dello stesso è composta da una realtà materiale, con le sue esigenze, e da un animus (realtà intellettuale, morale, insieme ad una componente spirituale che porta alla ricerca di valori religiosi e culturali). Voler scindere le due componenti significa commettere un grave errore.
La questione fondamentale di un patto sociale in cui il cittadino si riconosce in una comunità è che la stessa sia protettiva, tutelatrice e di ausilio per tutti i suoi componenti e che sia di aiuto e sostentamento nei momenti di difficoltà. Ciò occorre quando:
le leggi siano giuste ed efficaci ed applicate in forma uguale per tutti
la tassazione chiede poco a chi ha poco e molto a chi ha molto e che la ricchezza prodotta sia distribuita con equità
i servizi siano adeguati ed indistintamente erogati ai cittadini
il governo ed il parlamento siano retti da uomini capaci ed impegnati con un gran senso del dovere e di alta moralità, dando costanti esempi di ciò nell’espletamento delle loro funzioni.
Quanto evidenziato determina nella società una bassa incidenza di criminalità e corruzione. Ma quando i governi sono corrotti insieme ai rappresentanti parlamentari, le leggi ingiuste ed inefficaci che favoriscono i pochi che hanno dovizie di risorse a danno della comunità, la tassazione agevola i ricchi e tartassa i molti, la ricchezza prodotta viene concentrata nelle mani di pochi, il lavoro ridotto a semplice merce per ricavarne il massimo rendimento a fronte di un modesto o infimo costo e i servizi carenti o inesistenti; allora tutta la società risulta squilibrata ed il popolo ridotto in uno stato di sofferenza, umiliato nella sua dignità, spremuto come un limone per generare la ricchezza per pochi.
Questi pochi pur di mantenere le loro risorse non esitano a dare vita a governi autoritari e liberticidi, favorendo il massimo sfruttamento delle risorse naturali senza curarsi dei fattori ambientali e dell’inquinamento prodotto, seminando corruzione, disoccupazione e miseria.
In breve sintesi, queste sono le principali cause che generano la maggior parte delle disuguaglianze e della povertà nel mondo, creando immense tragedie su vasta scala. Per liberarsi da una condizione così indegna ed opprimente, i popoli, e solo i popoli, una volta presa coscienza di questa situazione, devono lottare per creare un mondo diverso in cui tutta l’umanità si incammini verso autentiche democrazie dove: la libertà, la giustizia, la fraternità, la solidarietà e la prosperità siano i cardini di un nuovo assetto sociale.
la libertà, la giustizia, la fraternità, la solidarietà e la prosperità siano i cardini di un nuovo assetto sociale
Prima di esporre il programma del partito e gli obiettivi che esso si prefigge, è necessario parlare delle condizioni in cui si trova l’Italia. La disoccupazione generale si aggira intorno al 15%, quella giovanile tocca il 50% con punte del 65% in alcune regioni. La povertà investe più di 10milioni di persone, quasi il 18% della popolazione, ed è destinata ad aumentare. La criminalità controlla vaste zone del territorio nazionale e della sua economia, imponendo il pizzo e facendo lavorare solo le ditte ad essa collegate (UNA SITUAZIONE CHE E’ UNA VERGOGNA PER L’ITALIA, E LA SQUALIFICA IN CAMPO INTERNAZIONALE). Estese aree della Penisola hanno un’economia in prevalenza a carattere criminale. La classe politica è formata, principalmente, da individui con scarsa moralità, inclini alla corruzione ed al rapporto con la malavita, anzi spesso vivono in simbiosi con essa in una relazione così definita: VOTI IN CAMBIO DI APPALTI E CONTROLLO DEL TERRITORIO. Lo stato di cose descritto è riscontrabile in buona parte degli enti territoriali e nel parlamento italiano, dove gli inquisiti e i condannati sono in numero cospicuo. Una fetta non trascurabile degli imprenditori si è adattata a questa situazione di degrado, corruzione ed intimidazione generale. Molte valide attività produttive vivono con difficoltà, soffrono ed affrontano crisi periodiche in questo clima. Queste aziende sono le migliori del Paese in termini di tecnologia e corretta gestione. La situazione industriale complessiva è semplicemente tragica, in meno di 10 anni il Paese ha perso più del 40% delle piccole e medie aziende e dell’artigianato, che costituivano il tessuto produttivo, diffuso su tutto il territorio della Penisola. Manca una politica industriale e le banche, più che agevolare le imprese con crediti, preferiscono speculare con azzardi finanziari, per poi far pagare i danni a tutto il Paese, come è accaduto per il fallimento di vari istituti di credito. Il sistema bancario nazionale è nelle mani di speculatori senza scrupoli e non è più idoneo a svolgere la sua funzione di supporto all’economia e agli interessi generali. La tassazione delle imprese va oltre il 55% dell’imponibile, questo rappresenta un carico insostenibile per qualsiasi imprenditore serio.
L’entità impositiva nei confronti dei comuni cittadini, non è meno vessativa e crea una carenza di circolazione monetaria ed uno scarso sviluppo. Il debito pubblico è notevole ed è destinato a crescere in una situazione come quella descritta. Le crisi finanziarie non sono finite e vi saranno sviluppi e criticità per il futuro. In circolazione vi è una massa di titoli fasulli (carta straccia) dieci volte il PIL mondiale…
La gestione del potere in Italia, da decenni, è nelle mani di gruppi legati all’alta finanza ed a politici senza scrupoli. Essi da tempo, pur di mantenere questa situazione, hanno costituito uno Stato parallelo che controlla e gestisce quello apparente, con una democrazia formale e finta, dove l’informazione è quasi tutta controllata ed addomesticata. I grossi gruppi industriali vengono fuori, quasi tutti, da questa realtà. Significativo è l’esempio di Berlusconi, per il passato (è facile fare l’imprenditore riciclando capitali di dubbia provenienza, farsi leggi ad interesse personale ed avere la copertura della mafia in un Paese ad alta criminalità – leggi su fb https://goo.gl/5vrHcM ). Più recentemente vi è il caso Consip dell’imprenditore Romeo ed il vergognoso business sugli emigranti.
In campo internazionale l’Italia è considerata come uno dei Paesi più corrotti del mondo, con un alto tasso di criminalità; e la sua classe politica è scarsamente considerata e poco rispettata. I gruppi di potere hanno nelle loro mani la ricchezza del Paese e faranno di tutto pur di mantenere l’attuale situazione: creeranno leggi elettorali anticostituzionali, truccheranno i risultati elettorali e cercheranno di influenzare con i media i cittadini. In questo programma avranno come spalla il Movimento di Beppe Grillo. IL COMICO HA FONDATO I 5STELLE CON L’INTENTO DI FARNE IL SUO SALVADANAIO (la Casaleggio&associati ha sostituito Beppe Grillo, ma ha gli stessi scopi: FARE SOLDI). I bilanci della Casaleggio Associati non sono trasparenti e non sono stati mai realmente resi pubblici. I fondi accumulati dai parlamentari grillini, in realtà sono gestiti dal comico e nulla si sa sui movimenti di questi fondi, del loro utilizzo e quanti danari, realmente sono andati alle imprese che dicono di aver finanziato. Il Movimento avrebbe già potuto mettere in crisi l’attuale regime che devasta il Paese, ma questo non rientrava e non rientra negli scopi e negli interessi di Beppe Grillo.
Da quanto esposto, risulta chiaro che in Italia manca una valida classe politica ed una imprenditoriale, all’altezza delle necessità del Paese. La Confindustria, la cui direzione il partito ha definito: “LA BANDA DEI MANDARINI, RISULTA ESSERE PIU’ INTERESSATA ALLE COMMESSE E AGLI AFFARI DEI GRANDI GRUPPI, E POCO O NULLA FA PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE, TRASCURANDO DI DARE UN CONCRETO CONTRIBUTO ALLA POLITICA INDUSTRIALE E ALL’OCCUPAZIONE”. I lavoratori in quattro anni, hanno perso i diritti acquisiti in un secolo di lotte e vivono in uno stato di perenne precarietà. Di tutto ciò sono gravi le responsabilità dei sindacati. Per tali motivi il partito incoraggia la trasformazione dei sindacati esistenti e la fondazione di nuovi, realmente svincolati dai partiti e dagli interessi di governo e che effettivamente tutelino le necessità dei lavoratori. La situazione meridionale si è fortemente aggravata e tende a peggiorare. Marcatamente, si sente l’assenza di un ceto intellettuale. Quelli esistenti, in maggioranza, sono “pensatori” che da tempo si sono prostituiti ad un potere criminale. Il regime esistente ha desertificato l’economia, la politica e la cultura, con la finalità di esercitare meglio e più efficacemente il controllo sul popolo, e per questo ha commesso un grave delitto che non può essere punito che con una futura legge per “crimini contro il paese”. GLI ITALIANI DEVONO IMPARARE AD ODIARE E COMBATTERE L’INDEGNA E CORROTTA PLETORA DI POLITICI CHE LI GOVERNA, DISERTANDO LE URNE, NON VOTANDO ED ISOLANDO QUESTA MASNADA DI BANDITI. POI LA LEGGE PER “CRIMINI CONTRO IL PAESE” FARA’ IL RESTO, TOGLIENDOLI DALLA CIRCOLAZIONE. INSISTIAMO E LO RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA CHE: “UN POPOLO PER LIBERARSI DAI SUOI OPPRESSORI E SFRUTTATORI DEVE CACCIARE LE PALLE”. Sulla questione ambientale, possiamo affermare senza temere di essere smentiti, che il “BEL PAESE” è stato intensamente violentato. Il consorzio criminale malavita-politica-cattiva imprenditoria ha lavorato alacremente per fare il massimo danno. In una discreta parte della Penisola, il suolo e l’aria risultano seriamente compromessi. Per esempio: in Campania i suoli per il 17% risultano inquinati e l’aria è mefitica in molte zone e vi è anche una notevole incidenza di malattie tumorali specie tra i piccoli. La cementificazione selvaggia si estende a tutto il territorio nazionale, in assenza di un’adeguata norma urbanistica e di seri controlli, oltre che ad una dilagante corruzione. Per il dramma e la tragedia dell’immigrazione, il fenomeno è stato affrontato in modo confuso e disordinato e se ne è fatto un vergognoso business. Il “CRETINO” di turno ha pensato che, subornando i trafficanti di esseri umani, abbia risolto il problema. In realtà ha solo “MOMENTANEAMENTE E PER FINI ELETTORALI” ridotto il fenomeno, che esploderà più forte ed intensamente di prima. Pagando chi vive sulla tratta di un nuovo schiavismo oltre ad essere immorale, determinerà una continua e costante richiesta di denaro, che se non concesso, farà riversare sulle nostre coste centinaia di migliaia di disperati. L’IMMIGRAZIONE È ANCHE ACCOMPAGNATA DA UN FLUSSO DI MILIONI DI DOLLARI SU CONTI E BANCHE ESTERE. Il futuro delle nuove generazioni è nero nel nostro Paese, come è nero quello di tutti noi. I giovani oltre alla precarietà si troveranno con una ridotta ed insufficiente pensione. Il fatto creerà l’impoverimento complessivo, una marcata riduzione delle attività produttive ed una forte decadenza del BEL PAESE. Questa è la realtà complessiva in cui viviamo e con cui la NUOVA REPUBBLICA dovrà fare i conti, chiamando i cittadini ad uno sforzo comune per la rinascita dell’Italia. IL REGIME NASCONDERA’ SEMPRE LA NOSTRA VERA E REALE CONDIZIONE E “DIFFONDERA’ BUGIE A DOSI ATTRAVERSO I MEDIA”. PER DIRLA IN BREVE: QUESTA MARMAGLIA POLITICA CHE DIVORA IL PAESE DEVE SCOMPARIRE DALLA VITA POLITICA, LA SUA PERMANENZA AL POTERE COSTITUISCE UN OSTACOLO ED UN PERICOLO PER IL NOSTRO SVILUPPO, PROGRESSO, RINNOVAMENTO E FUTURO.
SECONDA PARTE
IL PROGRAMMA DEL PSU PER LA NUOVA REPUBBLICA
Scopo fondamentale, irrinunciabile ed inderogabile, pena la compromissione della creazione di un nuovo Stato – che deve essere un’entità degna, seria e rappresentativa delle necessità dei cittadini – è l’annientamento dell’attuale classe politica attraverso l’astensione dalle urne ed il non voto ad i suoi rappresentanti. LA TUTELA E LA PROTEZIONE DEI CITTADINI SARA’ L’ESSENZA DELLA REPUBBLICA RINNOVATA E LO SVILUPPO DOVRA’ ESSERE INTESO COME MIGLIORAMENTO COMPLESSIVO DELLA SOCIETA’, CHE E’ FATTA DI PERSONE. Le manifestazioni nelle piazze dovranno essere estese in tutti gli 8mila comuni d’Italia, con la finalità di far dimettere il parlamento, il governo ed il Presidente della Repubblica che sono tutti “ABUSIVI ED ILLEGITTIMI” in quanto eletti da una legge dichiarata anticostituzionale. Ciò vale anche per il nuovo governo e parlamento che verranno, e che certamente saranno eletti con leggi a dir poco favorevoli al regime (PER NON DIRE ILLEGALI IN QUANTO PERMETTERANNO A CONDANNATI DI GRAVI REATI E A PLURI INQUISITI DI CANDIDARSI, OLTRE CHE ANTICOSTITUZIONALI E LIBERTICIDE POICHE’ NON PERMETTERANNO AGLI ELETTORI DI SCEGLIERE I PROPRI CANDIDATI). Altri metodi opportuni, saranno attuati per raggiungere lo scopo indicato e per ottenere l’allontanamento dal potere del ceto politico esistente. Dopo questa fase, sarà costituita ed eletta dal popolo una giunta di governo ed un Presidente provvisorio che saranno in carica per 7 mesi. IN ALTERNATIVA ALLA GIUNTA SI PUÒ ELEGGERE UN PARLAMENTO, CON UN PRESIDENTE ED UN GOVERNO PROVVISORI. Immediatamente la nuova struttura di governo indirà le elezioni dei membri per la modifica parziale della carta costituzionale. La modifica riguarderà l’introduzione di alcuni articoli dei diritti universali dell’umanità nella prima parte di essa. La seconda parte sarà riscritta per la formazione di una repubblica presidenziale, rappresentativa di tutte le forze politiche esistenti nel Paese e che abbia un esecutivo unitario, autorevole, efficiente e legittimo, nonché rispettoso della separazione dei poteri esistenti nello Stato (giudiziario, legislativo, esecutivo). Nei sette mesi il Paese sarà governato dalla giunta in forma ordinaria e con le leggi esistenti. Approvazione della nuova costituzione mediante referendum. Elezione del Presidente della Repubblica e dei membri del Senato e della Camera, scelti direttamente dagli elettori. IL PERCHE’ IL PSU PREFERISCA LE REPUBBLICHE PRESIDENZIALI, AL POSTO DI QUELLE PARLAMENTARI, E’ DOVUTO A CHE NELLE REPUBBLICHE PARLAMENTARI IL PRESIDENTE ELETTO DAL PARLAMENTO E’ UN SURROGATO DELLO STESSO (CIOE’ DEL POTERE LEGISLATIVO), ED E’ LIMITATO E SOGGETTO ALLE OLIGARCHIE PARLAMENTARI CHE, DENTRO E FUORI DI ESSO, NE CONDIZIONANO L’AUTONOMIA, COME AVVIENE IN ITALIA ED IN ALTRI STATI CON ORDINAMENTI SIMILI. IL PRESIDENTE ELETTO DIRETTAMENTE DAL POPOLO, INSIEME AL SUO GOVERNO, HA L’AUTORITA’ E L’INDIPENDENZA NECESSARIE AL POTERE ESECUTIVO, ED E’ SOGGETTO SOLO AL CONTROLLO DEL PARLAMENTO, DELLE LEGGI E DEGLI ORGANI COSTITUZIONALI DI VERIFICA. IL MONTESQUIEU CHIARISCE MOLTO BENE LA NECESSITA’ DELL’INDIPENDENZA DEI TRE POTERI (LEGISLATIVO, ESECUTIVO E GIUDIZIARIO) NEL SUO LIBRO “LO SPIRITO DELLE LEGGI” MENTRE JEAN-JACQUES ROUSSEAU SPECIFICA CHE OGNI POTERE DERIVA DAL POPOLO E DALLA SUA VOLONTA’ NEL SUO TESTO “IL CONTRATTO SOCIALE”. I PENSIERI DEI DUE ILLUSTRI ILLUMINISTI SONO STATI LE FONDAMENTA SULLE QUALI POGGIAVANO E POGGIANO TUTTE LE COSTITUZIONI MODERNE. E’ BENE SEMPRE RICORDARE, COME MONITO PER I POPOLI E PER LE NAZIONI, CHE: IL POTERE CORROMPE, ED IL POTERE ASSOLUTO CORROMPE ASSOLUTAMENTE (MONTESQUIEU). Riorganizzazione delle forze armate, della polizia e dei servizi segreti (che dovranno essere opportunamente bonificati e ripuliti) secondo le esigenze e le necessità del nuovo Stato. Reintroduzione della leva obbligatoria e formazione del corpo dei volontari per la difesa del territorio (V.S.T.) a cui potranno accedere i chiamati alla leva che vorranno essere esclusi dal servizio militare. Il corpo sarà aperto anche alle donne nella misura della disponibilità. I VST saranno disarmati e muniti unicamente di manganelli e manette, il loro numero sarà di una unità ogni 300 abitanti con un minimo di tre persone. La loro presenza sarà estesa a tutti i comuni italiani. Le pattuglie saranno formate da un minimo di tre uomini ed un massimo di dodici uomini, avranno il compito di pattugliare e controllare il territorio e tutelare l’incolumità dei cittadini. La loro attività sarà svolta sia di giorno che di notte in tutti i quartieri. Essi saranno costantemente in contatto con la polizia e l’esercito, e dipenderanno dalle forze armate e soggetti alla legislazione militare ed ai suoi tribunali. L’uccisione di un VST sarà punita con l’ergastolo ed il ferimento con una pena di oltre dieci anni. Revisione e riorganizzazione dei codici e dei tribunali per rendere il corso della giustizia rapida ed efficiente con pene certe.Le leggi dovranno essere semplici chiare e di inequivocabile interpretazione. I GIUDICI DOVRANNO APPLICARE LE LEGGI E NON INTERPRETARLE. Elezioni del CONSIGLIO DI DISCIPLINA E DEI MERITI DELLA MAGISTRATURA, che si dovrà occupare di quei giudici che avranno commesso reati nell’esercizio delle loro funzioni. Il consiglio sarà formato per 1/3 da avvocati in pensione (selezionati in funzione della loro attività nei giudizi di Appello e di Cassazione, che abbiano sempre avuto una condotta morale e si siano distinti per competenza, alto senso del dovere, rispetto della legge e che non abbiano mai difeso malavitosi, criminali politici e finanziari, successivamente condannati i forma definitiva); 1/3 da magistrati in pensione (candidati tra quanti abbiano dato prova di grande correttezza deontologica, serietà e competenza, e partecipato ad importanti processi contro la corruzione, delinquenza politica, organizzata e finanziaria, distinguendosi per rigore, impegno ed alto senso degli interessi morali nazionali, sia in Corte d’Appello che in Cassazione); 1/3 da cittadini con requisiti morali e culturali adeguati (scelti tra docenti universitari di materie giuridiche che non svolgano attività professionale e che non siano associati a studi e che abbiano: pubblicato importanti testi sul diritto sia in campo nazionale che estero; effettuato significative conferenze in Italia e fuori; tenuto una condotta irreprensibile con un grande rispetto per la giustizia e la difesa della dignità umana. In questa compagine saranno inclusi anche uomini di cultura che con i loro scritti abbiano sempre difeso la libertà, la democrazia, la giustizia, il rispetto dell’uomo e dei suoi valori, ed evidenziato IL GRAVE PERICOLO CHE UN POPOLO CORRE QUANDO E’ AFFETTO DAL CANCRO DELLA CORRUZIONE INCREMENTATO DALLE ATTIVITA’ MALAVITOSE DI OGNI GENERE. La loro condotta dovrà essere esente da situazioni deprecabili ed infamanti). Il consiglio di disciplina sarà formato da un minimo di 21 membri ed un massimo di 31. Il presidente sarà eletto in votazione plenaria a maggioranza dei voti. Una sezione (commissione) del detto consiglio sarà eletta e distaccata, con gli stessi criteri descritti, per valutare e nominare i presidenti dei tribunali e delle procure, in base al merito, per carriera, corsi e preparazione documentati ed una prova scritta ed orale che includa anche l’equilibrio, la stabilità psicologica ed un alto senso etico. Il numero di questa commissione non potrà essere inferiore a 7 e superiore a 13. VA SPECIFICATO CHE NESSUN ORGANO DELLO STATO PUO’ GIUDICARE SE’ STESSO. CIO’ DEVE ESSERE FATTO DA UN’ORGANIZZAZIONE ESTERNA APPOSITAMENTE COSTITUITA. Tutti i componenti del consiglio di disciplina e dei meriti dovranno avere una specchiata moralità, non dovranno appartenere a nessun partito o svolgere attività politica. I rappresentanti saranno designati attraverso elezioni nazionali dell’ordine degli avvocati, quello dei giudici e l’altro terzo dai cittadini. La carica avrà durata di 3 anni e sarà esercitata solo unicamente per un mandato, senza possibilità di deroghe. NESSUN GIUDICE, IN ATTIVITA’, POTRA’ OTTENERE INCARICHI DA ALTRI POTERI DELLO STATO SENZA ESSERSI DIMESSO DEFINITIVAMENTE DALLA MAGISTRATURA E SARA’ PRECLUSO IL SUO RIENTRO IN ESSA; CIÒ EVITERÀ LE INTERFERENZE TRA I POTERI DELLO STATO, COMMISTIONI, CONDIZIONAMENTI E TRAFFICI DI INFLUENZE (COME AVVIENE ATTUALMENTE), ASSICURANDO, PER QUANTO POSSIBILE, UN GIUSTO E CORRETTO SVOLGIMENTO DEI PROCESSI E DELLE RELATIVE SENTENZE. LA COMPOSIZIONE DELLA CORTE COSTITUZIONALE SARA’ DEFINITA DALLA NUOVA COSTITUZIONE.
Ristrutturazione ed ammortamento del debito pubblico. La riduzione del debito pubblico avverrà attraverso l’aumento della ricchezza nazionale con lo sviluppo (PIL), la riduzione dei costi degli enti pubblici con la loro riorganizzazione, efficienza e razionalizzazione (miglioramento dell’avanzo primario). Il servizio sanitario sarà pubblico e gestito direttamente dallo Stato, sarà potenziato e migliorato per dare agli italiani un’assistenza efficiente e sicura, a tutela principalmente delle fasce di reddito medio-basse. NUOVA LEGGE A DIFESA E TUTELA DEI LAVORATORI E DELLA DIGNITÀ DEL LAVORO. Politiche a favore della famiglia: esse dovranno prevedere la protezione del nucleo familiare, della maternità e della dignità femminile. Le mense delle materne e delle elementari saranno gratuite e controllate da ispettori pubblici, con obblighi, doveri e sanzioni severissime. Le ferie estive per i piccoli delle elementari e materne saranno gratuite e realizzate in colonie pubbliche, per chi ne farà richiesta, e per le famiglie a basso reddito. Ristrutturazione e riqualificazione di immobili pubblici per un loro utilizzo. Abolizione del canone RAI e trasformazione di questa azienda in una simile alla BBC e CNN, completamente svincolata dai partiti. Stimolazioni ed incentivazioni per la creazione di un’informazione libera ed indipendente. Rimozione del segreto di Stato su stragi, rapporto stato-mafia, corruzione, truffe bancarie, etc… con la riapertura dei processi ad essi riferiti. Approvazione della legge per “CRIMINI CONTRO IL PAESE” CON RETROATTIVITA’ AGLI ANNI ’70. Tale legge prevederà il lavoro obbligatorio, la perdita dei diritti acquisiti, la confisca di tutto il patrimonio del reo incluso quello familiare. La pena sarà estesa in forma raddoppiata per prestanomi, collaboratori e quanti abbiano dato aiuto al reo. Riorganizzazione delle strutture penitenziarie e dei plessi carcerari. Riordinamento della Banca d’Italia, che dovrà avere funzioni ispettive, essere indipendente, conservare e tutelare le riserve auree, emettere moneta con l’accordo della banca europea, monitorare lo stato, il funzionamento e la correttezza delle banche, controllare l’inflazione, verificare congruità e stabilità dei prezzi, intervenire sul corretto flusso del credito. Rimodulazione del sistema bancario con la separazione delle banche d’affari da quelle per l’erogazione del credito. Fondazione della “BANCA DELLO SVILUPPO” che avrà il compito di incamerare e gestire tutti i patrimoni confiscati ai mafiosi, ai corrotti e a quanti si sono macchiati di reati contro lo stato per truffe, inganni nella modalità della svendita e del furto del patrimonio dello Stato ecc… e a quelli condannati per crimini contro il paese. La banca avrà una gestione pubblica ed erogherà crediti agevolati alle piccole e medie aziende, favorendo la creazione di nuove società. NOTA PARTICOLARE: appena confiscatele aziende, CON EFFETTO IMMEDIATO, esse entreranno a far parte della BANCA DELLO SVILUPPO. Saranno ristrutturate e riorganizzate, poi affidate a manager di provata capacità ed onestà, che dovrà avere un solo incarico di gestione, o di altri tipi, durante il periodo della conduzione aziendale. Egli risponderà in proprio per una fraudolenta o cattiva gestione, secondo la legge per crimini contro il Paese. Il manager sarà affiancato da un comitato, eletto dal personale, per la conduzione delle strategie della politica aziendale, attività produttive, miglioramento ed adeguamento delle strutture. IL PERSONALE AVRA’ L’OBBLIGO DI DENUNCIARE QUALUNQUE ATTIVITA’ CHE METTA IN PERICOLO O PREGIUDICHI IL FUTURO DELL’IMPRESA. Sia il manager che il personale avranno diritto a premi di produzione ed agli utili dell’impresa, secondo la loro responsabilità e partecipazione. QUESTE RINNOVATE REALTA’ AZIENDALI SARANNO AGEVOLATE NELL’AFFIDAMENTO DEGLI APPALTI PUBBLICI E COSTITUIRANNO UN POLO PER LA CREAZIONE DI NUOVE IMPRESE, E SARANNO DI AIUTO A QUELLE ESISTENTI, NON COLLUSE CON LA MALAVITA, FACENDO IN MODO CHE QUESTE ULTIME SIANO PROGRESSIVAMENTE CHIUSE O ESPULSE DAL MERCATO. Particolare attenzione ed agevolazioni saranno fatte per quelle attività che consentiranno la partecipazione dei lavoratori nella gestione e determinazione degli obiettivi aziendali (ciò avviene da tempo in Germania), con la premiazione degli stessi sugli utili dell’impresa. Tutti i manager della Banca dello Sviluppo saranno pubblici e le imprese che otterranno le agevolazioni saranno sottoposte a ispezioni e revisioni contabili da parte della banca e soggetti alle leggi per crimini contro il Paese. L’obiettivo primario della banca sarà quello di creare sviluppo ed occupazione attraverso nuove imprese ed il potenziamento di quelle esistenti che dovranno introdurre un alto tasso di qualità ed avere un’elevata tecnologia. Attenzione particolare sarà posta per il meridione, violentato in vario modo da oltre un secolo. Basta ricordare che, quando Garibaldi entrò a Napoli, era protetto dai camorristi e la camorra svolse in città la funzione di ordine pubblico dopo aver raggiunto un accordo con le istituzioni locali. Garibaldi era al corrente di tutto ciò e questo dimostra quanto sia antico e consolidato il rapporto malavita-potere costituito. Fondamentale sarà la missione della Banca dello Sviluppo per l’abbattimento della disoccupazione giovanile, specie al sud, con la creazione di imprese ben condotte ed amministrate e con un alto livello di qualità tecnologica. Regolamentazione e tassazione degli enti finanziari e delle loro transazioni. Disciplinamento del mercato, con esemplari condanne per le imprese che faranno cartello e che pregiudicheranno e trufferanno i consumatori; per queste si potrà arrivare fino alla loro confisca ed il loro incameramento nella Banca dello Sviluppo. Divieto di esportazione di capitali e confisca delle banche o aziende che lo praticano. Per gli scambi ed il commercio estero sarà varata un’adeguata legge con rigidi controlli. Piano di ammodernamento delle infrastrutture, con il potenziamento dei porti e l’interfaccia mare-ruota-ferro. Questo produrrà la riduzione del traffico, dei costi e permetterà il decentramento dei flussi di transito, aumentando la rapidità a beneficio di tutta la collettività, e riducendo fortemente l’inquinamento sulle strade ed in prossimità di esse. Approvazione di una legge urbanistica nazionale per l’edificazione e l’utilizzo dei suoli e di norme tecniche di facile ed efficace attuazione. Varo di un programma ventennale per mettere in sicurezza tutto il territorio nazionale, dal punto di vista idrogeologico e sismico. Misure per l’accorpamento della proprietà fondiaria e la creazione di aziende agricole competitive e di sufficiente ampiezza. Agevolazioni a giovani imprenditori agricoli per la loro attività sia in pianura che in montagna (specie per il rimboschimento e la tutela del patrimonio silvicolo, l’agricoltura biologica e la zootecnia). I PIANI ELENCATI SARANNO VARATI ANCHE SENZA TENER CONTO DEI VINCOLI EUROPEI. Tassazione delle piccole e medie imprese e dei lavoratori del 25% fino ad un certo importo dell’imponibile (come più volte proposto dal PSU e non come vuole Berlusconi, per i suoi interessi, spalleggiato dall’ignorante Salvini). Per le aziende che investono in occupazione ed alta tecnologia, vi saranno adeguate agevolazioni, attraverso la Banca dello Sviluppo. Per le multinazionali e le grandi imprese si partirà dal 35% di tassazione dell’imponibile, che in progressione arriverà ad un massimo del 50%. La no-tax per la prima casa di consistenza fino a 150mq e relative pertinenze, il tutto non dovrà essere di lusso, e l’agevolazione sarà esclusivamente applicata a favore di famiglie di basso e medio reddito. In virtù della bassa ed equa tassazione e dei tanti incentivi, L’EVASIONE FISCALE DOVRÀ ESSERE PUNITA CON L’ARRESTO ED IL CARCERE, COME AVVIENE IN NORD AMERICA, POICHÉ I SUOI NOCIVI EFFETTI SONO SIMILI A QUELLI DELL’ECONOMIA CRIMINALE. L’acqua domestica sarà resa pubblica con tariffe sociali e per i meno abbienti sarà gratuita, quando non vi saranno eccedenze. Riorganizzazione delle regioni e delle loro competenze e ristrutturazione degli enti locali sulla base dell’efficienza e della qualità dei servizi ai cittadini. Essi attualmente costituiscono un potere politico nelle mani di autentiche bande, e non un servizio alle comunità. Le pensioni minime saranno di 850 euro nette, con servizi alle persone e con la riduzione delle bollette di luce e gas. LE PENSIONI D’ORO E QUELLE ELEVATE SARANNO RIDEFINITE SULLA BASE DELL’EQUITÀ E DELLA SOLIDARIETÀ. Il nuovo Stato avrà l’obbligo di assistere i cittadini meno fortunati e bisognosi, assicurando ad essi una vita dignitosa ed un tetto, come sarà previsto dalla nuova Costituzione. Per gli idonei al lavoro sarà fatto obbligo di svolgere un’attività. Proposta per la riorganizzazione della Confindustria rendendo pubblico il suo bilancio e democratica l’elezione del suo presidente e del consiglio. QUESTA ORGANIZZAZIONE DOVRÀ SVOLGERE ATTIVITÀ IN FAVORE DELLO SVILUPPO E DELL’OCCUPAZIONE. Lotta ad oltranza, INCISIVA E RISOLUTIVA, contro la criminalità organizzata, quella politica e quella finanziaria. I rei saranno processati anche per crimini contro il Paese. Le loro famiglie saranno trasferite in zone di sicurezza, poiché è noto che le famiglie collaborano e sono parte attiva nelle attività delinquenziali. La loro casa sarà confiscata ed assegnata a chi ne ha diritto. Qualora l’assegnatario dovesse rifiutare perderà ogni altro diritto ad avere una casa. Se poi nello stesso stabile si verificheranno attività criminali, lo stesso sarà sgombrato e le famiglie trasferite in zone di sicurezza, e gli appartamenti assegnati a chi ne ha diritto. Questo metodo sarà applicato in ogni quartiere. Il nuovo Stato non può perdere la guerra, poiché di guerra si tratta, contro la malavita di qualsiasi genere, ne va della sua legittimità e dei suoi obblighi nei confronti dei cittadini. La drammatica situazione del Mezzogiorno dovrà essere risolta attraverso un piano organico di sviluppo in grado di elevare la condizione di vita dei suoi cittadini. L’azione repressiva può avere un senso ed un risultato solo se accompagnata dall’aumento della ricchezza e da servizi adeguati e dignitosi per le famiglie. Questo può essere ottenuto solo con un sano e corretto sviluppo delle aree meridionali, oltre che dalla sostituzione dell’attuale classe dirigente corrotta ed incapace e spesso criminale. La questione meridionale si trascina da oltre un secolo e trova le sue radici nella violenta e repressiva unificazione italiana che aggravò le condizioni economiche e sociali del sud. A conferma della nostra tesi, riportiamo le parole del generale Sacchi, che comandò la repressione del brigantaggio in Calabria, che disse: “NOI ABBIAMO TOLTO GLI UOMINI, MA HO LA FERMA CONVINZIONE CHE LE CALABRIE TROVERANNO ALTRI PALMA (“brigante”), SE LE CAUSE MATERIALI, MORALI CHE INGENERANO IL BRIGANTAGGIO NON SIANO COMBATTUTE DALLO SVILUPPO E DAL BENESSERE MATERIALE E MORALE DELLA POPOLAZIONE”. Il PSU incoraggerà la creazione di nuovi partiti politici in grado di fare gli interessi dei cittadini, in sostituzione delle bande politiche attuali. La tragica situazione dell’emigrazione sarà affrontata dando asilo, protezione ed assistenza a chi ne ha diritto. Gli altri saranno, via aerea, immediatamente trasferiti nei loro Paesi o nelle zone di provenienza. Questo per tutelare la sicurezza di loro stessi e la serenità sociale. Preparazione di un piano organico per l’Africa ed il Medioriente da discutere con altri Paesi della Comunità Europea. I MOVIMENTI FASCISTI O NEO NAZIFASCISTI NON SARANNO TOLLERATI NELLA NUOVA REPUBBLICA. RICORDIAMO CHE LA COSTITUZIONE ITALIANA ATTUALE E’ NATA DALLA LOTTA CONTRO IL NAZI-FASCISMO E CHE LA NUOVA REPUBBLICA NASCERA’ NELLA CONTINUITA’ DEI VALORI DELLA RESISTENZA. LE FORZE NUOVE (CHE IL PSU DEFINISCE LE REALTA’ DEL NULLA) NON SONO ALTRO CHE ACCOZZAGLIE DI ELEMENTI SUBORNATI DALL’ALTA FINANZA E DA IMPRENDITORI COLLUSI CON LA MALAVITA. Stimolazioni e fondi per incoraggiare l’uso di energie alternative per i privati, le aziende e gli enti pubblici, con particolare riguardo al fotovoltaico, termico-solare, eolico e geotermico. Rimodulazione del servizio scolastico e di quello universitario per combattere L’ASINO-CULTURA E LE CORROTTE BARONIE. In merito alla cittadinanza italiana, per gli stranieri che la richiedono, la futura legge dovrà essere armonizzata con le norme europee e con il diritto internazionale. La nuova repubblica dovrà impegnarsi a indire una conferenza europea di tutti gli Stati, inclusa la Russia, per la rifondazione dell’Europa come repubblica federata e presidenziale, che dovrà avere una sua politica interna ed estera, un’unica moneta, una sua economia, un suo esercito e leggi omogeneizzate. Questo pur nella diversità e ricchezza dei vari Stati, e dovrà essere un’entità che garantisca la tutela dei diritti fondamentali e della dignità dei suoi cittadini. La nuova Europa dovrà creare un piano per l’Africa e per il Medioriente, per migliorare la loro economia, la loro vita politica e sociale ed instaurare con essi un rapporto proficuo di interscambio. Proposta per la trasformazione dell’ONU come simposio di nazioni che si prefiggono la pace, la protezione del sistema ecologico terrestre, una nuova visione dell’economia, che sia sostenibile, la protezione della dignità e della libertà dell’uomo ed il suo diritto ad avere e a perseguire la sua felicità nel rispetto degli altri. LE PROPOSTE DOVRANNO PARTIRE DAL GOVERNO ITALIANO, RAPPRESENTATO DA UOMINI DEGNI, RISPETTATI E COMPETENTI – IN GRADO DI DARE ALL’ITALIA UN NUOVO RINASCIMENTO (PIU’ VOLTE AUGURATO DAL PSU) DOPO UN PERIODO DI DECADENZA E DI OSCURANTISMO CULTURALE – E NON DA UNA BANDA DI LESTOFANTI COME QUELLA ATTUALE. A CONCLUSIONE, PER RENDERE INEQUIVOCABILE IL NOSTRO PENSIERO SULLA VITA E LA SOCIETA’, AFFERMIAMO CHE: “ESISTE UNA SOLA RAZZA, QUELLA UMANA, FATTA DA UOMINI LIBERI E DA LIBERI PENSATORI. GLI UOMINI SONO INDISSOLUBILMENTE LEGATI GLI UNI AGLI ALTRI, LA PACE, LA GIUSTIZIA, LA SOLIDARIETA’ E LA PROSPERITA’ DIPENDONO DALLA LORO VOLONTA’ E DALLE LORO QUALITA’ MORALI”.
Il morbo che sta devastando l’umanità ha accelerato la concentrazione della ricchezza in poche mani nei vari Paesi (circa l’1-2% della popolazione). L’economia attuale è caratterizzata dal rapido profitto e sfruttamento intenso del lavoro e da interessi esclusivamente finanziari. In essa sono assenti i valori di equità sociale, la ricerca del benessere comune ed il miglioramento delle condizioni umane ed ambientali. Il lavoro è considerato come elemento di subordinazione e di massimo sfruttamento per massimizzare il profitto che poi sarà riciclato in flussi finanziari e non produttivi ma parassitari, creando forti disuguaglianze e non un equilibrato e sano sviluppo. I pochi privilegiati che detengono la ricchezza mondiale stanno riducendo sempre più i diritti dei lavoratori e si va estendendo la pratica di soluzioni oppressive ed intimidatorie. Tutto questo produrrà la frammentazione e la rottura della coesione sociale, che darà origine a vere e proprie rivolte. I detentori della ricchezza, con l’appoggio dei governanti, cercheranno di stroncare con la forza manifestazioni e richieste, imponendo regimi autoritari ed oppressivi. Per evitare questa tragedia, tutti i lavoratori del mondo devono coalizzarsi e manifestare in tutte le città per ottenere una legge universale che tuteli – di diritto – la dignità e la sicurezza del lavoro, imponendo ai governi un’adeguata tassazione sulle ricchezze accumulate affinché esse possano essere distribuite con equità sociale, che è il vero scopo per mantenere un giusto equilibrio nella società umana. Un esempio, anche se modesto, ci viene dato dal nuovo corso imposto da Biden negli Stati Uniti, dopo la devastante gestione del furfante, pericoloso, bugiardo ed imbroglione quale era Trump e di cui l’America ha saputo con DIGNITÀ E FERMEZZA liberarsene. È fondamentale cambiare l’attuale economia con una nuova visione della stessa in cui la solidarietà sia un valore irrinunciabile. Il mondo del lavoro dovrebbe lottare per questa necessaria trasformazione. Ma cosa può essere questa nuova economia? Il PSU da tempo ne ha tracciato gli orientamenti generali. Essa dovrà avere come condizione fondamentale una giusta e corretta distribuzione della ricchezza per mantenere l’unità sociale e permettere il miglioramento morale, spirituale, intellettuale e materiale del genere umano. Deve essere applicata una corretta tassazione su redditi e profitti di tipo a scalare dal 20% a 30% per lavoratori e piccole-medie aziende. Il lavoro deve essere tutelato da una legge universale ed i lavoratori partecipare alle strategie aziendali assumendosene la responsabilità insieme ai datori di lavoro. Parte dei profitti dovrà essere distribuita con premi di produttività ad impiegati e lavoratori. Le multinazionali devono essere tassate con un min dal 35% ad una max del 45% dei loro profitti, pagando imposte e tasse dove generano i loro guadagni. Le società finanziarie devono avere come finalità la messa in circolazione del denaro a favore delle attività produttive e dei singoli, vietando ad esse speculazioni di tipo finanziario od altro che ne pregiudichi la stabilità. Lo Stato deve avere una sua banca (che noi abbiamo definito da tempo banca dello sviluppo) che deve fungere da calmiere ed equilibratore del mercato. Lo stesso Stato deve mantenere il possesso di imprese strategiche facendo partecipare come azionisti i piccoli risparmiatori. L’ambiente deve essere tutelato e protetto e le città con le loro periferie rigenerate per una buona qualità ambientale. Tutte le infrastrutture devono essere controllate e migliorate, come pure la protezione idrogeologica. IN TUTTO QUESTO LO STATO DEVE ESERCITARE IL SUO POTERE ED INTERVENIRE ENERGICAMENTE DOVE OCCORRE. L’Europa, se vuole sopravvivere ed avere un posto nella storia come ispiratrice e guida di questo nuovo processo, deve opporsi energicamente ad ogni regime autoritario e lottare ed eliminare la criminalità politica, finanziaria e mafiosa dal continente.In merito al piano economico italiano (PNRR), varato da Draghi, noi lo riteniamo insufficiente e fortemente carente e che non darà i risultati sperati, dato che non vi è nessun accenno alla repressione della criminalità organizzata finanziaria e politica che sta devastando l’Italia. Inoltre le misure che verranno applicate saranno inefficienti se non vi sarà una bonifica morale e sociale per permettere un sostanziale ricambio della classe imprenditoriale e di quella politica, con una decisiva lotta, SENZA QUARTIERE, alle mafie di varia natura (il mondo intero ce ne sarebbe grato). Questo comporterebbe per Draghi andare contro i suoi amici e sostenitori dell’alta finanza e siamo sicuri che lui non affronterà questa lotta. Di questo argomento ce ne occuperemo nei prossimi articoli.
Libera traduzione dell’articolo in immagine dal portoghese da parte del fondatore
Nell’anno trascorso il mondo ha commemorato gli 800 anni della nascita di Francesco di Assisi, uno dei maggiori e più amati Santi italiani. È stata la testimonianza della sua vita e le sue opere, più dei suoi scritti, che hanno influenzato profondamente e permanentemente l’esistenza e il pensiero del mondo cristiano. Francesco di Assisi è amato non solo dai cattolici, ma anche da persone della più diversa estrazione culturale credenti o non credenti.
Ma chi fu quest’uomo, figlio del ricco mercante Pietro di Bernardone, nato ad Assisi (Umbria) nel 1182? Per i religiosi è soprattutto la massima espressione dello spirito di Cristo (alter Christus) non tanto per le sue parole quanto per le sue azioni che imitano i veri principi di amore verso Dio e verso l’umanità in generale. Nell’unirsi nella commemorazione del suo anniversario, i membri della comunità internazionale si sono identificati con i principi fondamentali della regola francescana di: “una vita di pace, di solidarietà universale e assistenza ai poveri”.
La mancanza di materiale relativo alla vita di San Francesco pone grosse difficoltà alla completa comprensione della sua opera, e questo è ancora più difficile per la tendenza da parte di diversi movimenti di appropriarsi della dottrina di Francesco per poi applicarla ai propri fini. In questo senso, Francesco di Assisi è stato definito come un precursore della riforma della Chiesa, un leader anticlericale, un preromantico, un anarchico o comunista fuori dai tempi, o anche un eroe della non violenza e precursore della difesa dell’ambiente.
Francesco non era un teologo come Sant’Agostino o un pensatore come Tommaso d’Aquino né un teorico della vita spirituale come Ignazio da Loyola, in realtà Francesco, con tutte le sue limitazioni, non era altro che un uomo del suo tempo: il XIII secolo, caratterizzato dalla crescita del ceto medio, al quale la sua famiglia apparteneva. In realtà egli non aspirava ad altro che ad una vita religiosa pura, secondo i dettami del più autentico cristianesimo. Non vi era differenza tra Francesco e gli altri giovani che lo circondavano. Questo è evidente quando a Spoleto ebbe una visione di morte e di distruzione che lo portò all’isolamento e alla preghiera. Egli rinunciò al suo “status”, abbandonò la casa paterna per prendersi cura dei poveri, degli ammalati e ricevendo la chiamata di Cristo nelle rovine della cappella di San Damiano, vicino ad Assisi. L’evento così fu descritto: “Francesco, vai e ricostruisci la mia casa che sta in rovina”.
Una vita di pace, fraternità universale e assistenza ai poveri.
Francesco decise di tagliare i rapporti con la famiglia e vivere una vita in povertà. L’anno 1209 è quello decisivo nella sua vita. A partire da questa epoca lui si dedicò anima e corpo non solo alla profonda riflessione sopra i misteri di Dio ma a seguire gli esempi di Cristo. Come Cristo lui attraversò la povertà e diverse regioni pregando l’amore e la comprensione tra gli esseri viventi e prestando aiuto a invalidi, ammalati, disprezzati e umiliati; non curandosi del potere e di chi lo esercitava. In un’occasione disse: “Quelli che hanno il potere e il diritto di essere obbediti devono essere i più umili e servi dei loro fratelli”.
Inizialmente i suoi insegnamenti attirarono 12 discepoli, monaci mendicanti, per i quali stabilì alcune regole semplici, approvate nell’anno 1209 dal papa Innocenzo III. Era l’inizio dell’ordine francescano, i cui membri fino ad oggi si prendono cura dei malati e dei bisognosi. Dieci anni più tardi, l’ordine francescano contava 5000 adepti in Italia, e questo numero aumentò rapidamente. Nel 1212 gli insegnamenti di Francesco attirarono Chiara di Assisi, la quale, seguendo il modello dell’ordine maschile, fondò l’ordine delle povere clarisse.
I principi fondamentali nella vita e nelle opere di Francesco furono da attribuire ad insegnamenti ed ad una scuola radicale: prendere il Vangelo letteralmente con i suoi insegnamenti. Questa scuola fu decisiva per tutti e fu da insegnamento fino alla sua morte avvenuta il 3 ottobre 1226, nella Porziuncola. Francesco esortava costantemente ad avere una vita di austerità spogliata dai beni materiali e di avversione alla violenza, dato che la stessa trae le sue origini nel possesso delle cose materiali. La sua filosofia era basata sul fatto che una persona deve lavorare per sé stessa per evitare di dipendere dagli altri. Questi principi ancora oggi costituiscono idee fondanti per l’umanità in un mondo in cui la fame e la miseria imperversano, lasciando il passo alla ricchezza e alla ricerca dei beni di consumo. Il rispetto e la considerazione della creazione è un altro aspetto della modernità di Francesco, la sua idea di una fraternità universale non esclude né gli animali né gli altri elementi della terra. Lui era solito dire: “La natura è lo specchio di Dio, benedetto sia il Signore per la nostra sorella e madre Terra che ci alimenta e che produce innumerevoli frutti, piante e fiori e immense messi”. Francesco definiva la morte: “Nostra sorella Morte”.
Questa era la base attitudinale e di credenze che formavano il testimone di Francesco (la rigida fedeltà al Vangelo, la povertà, la lotta coraggiosa per una riconciliazione tra gli uomini e Dio e l’amore ed il rispetto per la creazione) insieme ad una profonda avversione per il denaro.
Nell’epoca in cui Francesco visse, la ricerca del lucro e l’insaziabile accumulo di ricchezza si stavano trasformando in un’attitudine sociale dominante. Egli a tutto questo oppose una corrente di compassione per i meno fortunati che attraversò il mondo occidentale e di cui San Francesco fu un vero esempio. La passione e l’avidità per le cose materiali sono una leva per la violenza che è incompatibile con la finalità dei Vangeli. Il Santo disse: “Se possediamo ricchezza, lotteremo per difenderla, generando ostilità, guerre e massacri”. Così Francesco esponeva una filosofia in cui la povertà era sinonimo di libertà, al di fuori di questo egli diceva che tutta la ricchezza esistente era limitata ed era convinto che qualsiasi accumulo di beni non faceva altro che privare gli altri degli stessi beni.
Molto è stato scritto ed affermato del disprezzo che Francesco dimostrava per la conoscenza acquistata dai libri, ma questo si riferiva unicamente ad una conoscenza che era fine a sé stessa, in un rapporto di isolamento egoistico e nella negazione di un concetto di fratellanza. La ricchezza unita al potere ed ad una sterile conoscenza costituivano, per Francesco, una triplice negatività in una missione religiosa dedicata al rigore, al sacrifico ed all’amore per gli altri.
Nota del traduttore: S. Francesco fu dichiarato patrono d’Italia nel 1939 da Pio XII. È inusuale che un Santo di così rigidi principi ed alta moralità sia il patrono di un Paese dove imperversano la malavita e la corruzione. Questo dovrebbe far riflettere gli italiani e farli agire di conseguenza…