Organo internazionale multilingua del Partito Socialista Universale P.S.U.

Mese: Maggio 2021

2 GIUGNO 2021! FESTA DELLA REPUBBLICA… UNA REPUBBLICA CHE SI È TRASFORMATA IN UN REGIME CRIMINALE, AMMANTATO DA UNA PSEUDO DEMOCRAZIA. GLI ITALIANI HANNO IL DOVERE E L’OBBLIGO DI PORRE FINE A QUESTO REGIME. LO DEVONO ALLE FUTURE GENERAZIONI E PER RIACQUISTARE LA DIGNITÀ, IL RISPETTO ED IL PRESTIGIO PERDUTO NEI CONFRONTI DI ALTRE NAZIONI.

È ormai di pubblico dominio che nel Paese esiste un regime che costringe i cittadini a vivere in una realtà di corruzione, intimidazione e vessazioni malavitose, oltre ad ingiustizie e sopraffazioni di ogni tipo, il tutto imposto da un’indegna classe politica associata ad altri poteri.

Questi sono solo alcuni aspetti generati dal citato regime. Ora si comincia a parlare di uno Stato parallelo (regime) che controlla e gestisce ogni aspetto dei poteri dello Stato. Il PSU da tempo ha pubblicato l’organigramma di questa organizzazione (vedi http://partitosocialistauniversale.it/blog/84-schema-dell-organizzazione-occulta-di-potere-operante-in-italia).

La struttura criminale citata è composta prevalentemente da politici, imprenditori, esponenti dell’alta finanza, magistrati, apparati dello Stato, mafiosi ed alcuni alti prelati, tutti spesso riuniti in consorterie massoniche che non sono altro che bande a delinquere. Per liberarsi da un simile flagello, che ci umilia e ci condanna al cospetto del mondo, il PSU in precedenza ha già esposto una strategia adeguata. Essa consiste nell’astenersi dalle urne, per delegittimare ed umiliare la classe politica, effettuare manifestazioni in tutte le città d’Italia per far dimettere il parlamento ed il governo, creare una giunta di governo provvisoria, fare nuove elezioni e dar vita ad una nuova Repubblica degna di questo nome (leggi su facebook il programma del PSU). Qualora il regime scatenasse una reazione violenta e sanguinaria, in tal caso dovranno essere applicate le leggi di guerra, con la condanna immediata degli esecutori degli eccidi, estendendola a tutta la catena di comando incluso quella politica. Le loro famiglie dovranno essere sottoposte a fermo e trattenute in zone di sicurezza per i relativi accertamenti. Quanto esposto deve valere per l’Italia e per tutti gli altri Paesi che si trovano in condizioni similari. Inoltre è fuorviante ed offensivo voler celebrare la lotta alle mafie senza associare a queste ultime le altre organizzazioni responsabili degli stessi reati (tali fatti noi li consideriamo stragi di Stato o di regime). È del tutto evidente che le mafie sono una componente ed il braccio armato del citato regime. Con riferimento alla magistratura ed alla sua grave crisi morale e corruttiva, aggravata da vari casi di compravendite di sentenze, nei vari gradi di giudizio, tale situazione ha generato una profonda sfiducia in essa da parte dei cittadini. La carente e inadeguata attività del capo dello Stato (quale capo del CSM) – che ha sempre fatto finta di non vedere, non sentire e con ipocrisia tacere – ha finito per aggravare la situazione. Il Presidente della Repubblica avrebbe potuto porre fine e dare una soluzione adeguata alla grave crisi esistente, proponendo misure incisive e risolutive nell’attività del CSM e della magistratura in generale. Sul governo Draghi abbiamo già detto che si tratta della continuazione dell’esistente regime e che non porterà nessun beneficio consistente e duraturo ai cittadini. Anzi aumenteranno la povertà, le disuguaglianze, la disoccupazione e continuerà il massacro delle piccole e medie aziende. Per quanto esposto è necessario che il popolo italiano prenda atto e coscienza della realtà esistente e si prepari, con coraggio e determinazione, ad essere attore e protagonista di un profondo e necessario cambiamento.

I Sufi: gli innamorati di Dio

Il termine Sufi è ancora una questione controversa. Taluni affermano che la parola Sufi deriva dalla parola araba «Safa» che significa letteralmente «purificato». Nel senso che si tratta di un individuo che è esente dalla contaminazione mondana. Altri affermano che Sufi deriva da «Saff» il cui significato nella lingua araba è «grado o categoria» essendo il Sufi una persona di prima categoria per la sua capacità di entrare in contatto con Dio. I Sufi nel mondo Islamico sono sempre stati considerati come coloro che vivono in armonia con l’assoluto e trasmettono tale stato a tutto ciò che li circonda. Sono gli eredi degli insegnamenti esoterici (cioè segreti nel senso di ristretto) di Maomè e si sono sempre distinti dai comuni devoti Mussulmani per il loro modo di interpretare il Corano (libro sacro Mussulmano). In origine il relazionamento tra i Sufi Islamici ed i Cristiani era molto stretto dato che i primi avevano piena conoscenza degli insegnamenti del Cristo e ad esso, spesso si ispiravano nelle loro pratiche mistiche. Erano nomadi e viaggiavano generalmente da soli seguendo un loro proposito personale di sottomissione ai voleri di Dio. Per i Sufi l’ascesi divina era un sentimento di umiltà e allo stesso tempo di intensa spiritualità poiché in questo stato il Sufi percepiva la presenza divina in tutto. Questo stato di panteismo «trai più puri» portava ad un profondo rispetto dell’uomo e della vita in genere. Uno dei centri più importanti del Sufismo nel passato è stata la vecchia città di Basra, oggi ridotta ad un cumulo di macerie a causa della guerra tra Iraq ed Iran. E fu a Basra che i Sufi dovettero affrontare non pochi problemi con il formalismo «Coranico», corrente di pensiero Mussulmano che riduce la pratica religiosa e di vita alla sola e fredda applicazione del Corano. Con il tempo la pratica di insegnamento Sufi si ridusse e l’Ortodossia Coranica prevalse; anche se negli alti scaloni dell’Islam i Sufi sono sempre stati presenti. Oggi sotto le ceneri del formalismo Islamico vive e brilla il più puro Sufismo, in stretto contatto con gli autentici insegnamenti del primo Cristianesimo. Ben probabilmente anche sotto le ceneri di un Cristianesimo formale, vive ed arde la vera sacralità Cristiana. Due mondi fusi in una unica tradizione per la maggior parte sconosciuta. Questo ci dovrebbe far riflettere, anche perché a qualche centinaia di chilometri dalla nostra costa esiste un mondo del quale ignoriamo quasi tutto ma che nonostante la situazione generale conserva lo splendore di una grande Tradizione che potrà servirci per ritrovare un’arca perduta.

Gennaro Ardolino

Articolo redatto dal fondatore e pubblicato su vari giornali nel 1993 dopo alcuni mesi dal suo rientro dal Medio-Oriente.

NB. E’ interessante ed istruttivo leggere anche il nostro articolo relativo alle tre religioni monoteiste

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