È ormai di pubblico dominio che nel Paese esiste un regime che costringe i cittadini a vivere in una realtà di corruzione, intimidazione e vessazioni malavitose, oltre ad ingiustizie e sopraffazioni di ogni tipo, il tutto imposto da un’indegna classe politica associata ad altri poteri.
Questi sono solo alcuni aspetti generati dal citato regime. Ora si comincia a parlare di uno Stato parallelo (regime) che controlla e gestisce ogni aspetto dei poteri dello Stato. Il PSU da tempo ha pubblicato l’organigramma di questa organizzazione (vedi http://partitosocialistauniversale.it/blog/84-schema-dell-organizzazione-occulta-di-potere-operante-in-italia).
La struttura criminale citata è composta prevalentemente da politici, imprenditori, esponenti dell’alta finanza, magistrati, apparati dello Stato, mafiosi ed alcuni alti prelati, tutti spesso riuniti in consorterie massoniche che non sono altro che bande a delinquere. Per liberarsi da un simile flagello, che ci umilia e ci condanna al cospetto del mondo, il PSU in precedenza ha già esposto una strategia adeguata. Essa consiste nell’astenersi dalle urne, per delegittimare ed umiliare la classe politica, effettuare manifestazioni in tutte le città d’Italia per far dimettere il parlamento ed il governo, creare una giunta di governo provvisoria, fare nuove elezioni e dar vita ad una nuova Repubblica degna di questo nome (leggi su facebook il programma del PSU). Qualora il regime scatenasse una reazione violenta e sanguinaria, in tal caso dovranno essere applicate le leggi di guerra, con la condanna immediata degli esecutori degli eccidi, estendendola a tutta la catena di comando incluso quella politica. Le loro famiglie dovranno essere sottoposte a fermo e trattenute in zone di sicurezza per i relativi accertamenti. Quanto esposto deve valere per l’Italia e per tutti gli altri Paesi che si trovano in condizioni similari. Inoltre è fuorviante ed offensivo voler celebrare la lotta alle mafie senza associare a queste ultime le altre organizzazioni responsabili degli stessi reati (tali fatti noi li consideriamo stragi di Stato o di regime). È del tutto evidente che le mafie sono una componente ed il braccio armato del citato regime. Con riferimento alla magistratura ed alla sua grave crisi morale e corruttiva, aggravata da vari casi di compravendite di sentenze, nei vari gradi di giudizio, tale situazione ha generato una profonda sfiducia in essa da parte dei cittadini. La carente e inadeguata attività del capo dello Stato (quale capo del CSM) – che ha sempre fatto finta di non vedere, non sentire e con ipocrisia tacere – ha finito per aggravare la situazione. Il Presidente della Repubblica avrebbe potuto porre fine e dare una soluzione adeguata alla grave crisi esistente, proponendo misure incisive e risolutive nell’attività del CSM e della magistratura in generale. Sul governo Draghi abbiamo già detto che si tratta della continuazione dell’esistente regime e che non porterà nessun beneficio consistente e duraturo ai cittadini. Anzi aumenteranno la povertà, le disuguaglianze, la disoccupazione e continuerà il massacro delle piccole e medie aziende. Per quanto esposto è necessario che il popolo italiano prenda atto e coscienza della realtà esistente e si prepari, con coraggio e determinazione, ad essere attore e protagonista di un profondo e necessario cambiamento.