Sul territorio nolano vi sono 18 Comuni con una popolazione complessiva di ca. 166.000 abitanti. Le forze dell’ordine (carabinieri, finanza e pubblica sicurezza) hanno un organico di ca. il 50% in meno, in uomini e mezzi, di quanto necessario. Forte e ben strutturata è la criminalità organizzata in compartecipazione con quella politica. Attualmente il clan dei cutoliani e quello degli alfieri sono stati sostituiti dall’organizzazione camorristica dei casalesi. Ne risulta che buona parte dei Comuni sono assoggettati, controllati e indirizzati nelle loro scelte (urbanistica, lavori pubblici, permessi a costruire, lavori di somma urgenza ecc…) da tale organizzazione. L’affidamento dei lavori pubblici viene dato, in generale, a ditte consociate con la criminalità, la quale spadroneggia negli uffici tecnici e nella vita amministrativa. Oltre a ciò vi è il taglieggiamento sulle attività produttive, oltre al commercio e allo spaccio delle droghe, attività prevalente della malavita. Ne consegue che tutta la vita economica e politica del territorio è alterata nelle sue funzioni. A conferma di quanto detto, riportiamo le parole di un noto camorrista della zona: “Qui lavora chi vogliamo noi”. Una situazione del genere ha incrementato disuguaglianza, disoccupazione, emigrazione giovanile, salari e stipendi non regolari, evasione fiscale e truffe di tutti i tipi, alterando la vita imprenditoriale e assoggettando i cittadini e le loro famiglie ad un condizionamento sistematico. Per porre fine a questa situazione vergognosa e di degrado sociale, economico e morale, occorre una forte presenza delle forze dell’ordine sul territorio, con un centro di comando, controllo e coordinamento interforze, insieme ad un’efficace struttura di intelligence qualificata. È opportuno ricordare che le bande criminali organizzate sono ben strutturate, ben armate e con una notevole disponibilità economica. In casi estremi, occorre applicare metodi e leggi di guerra, PER PORRE FINE, UNA VOLTA PER TUTTE, AD UNA VERA E PROPRIA SOTTOMISSIONE DEL TERRITORIO.
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