Il termine Sufi è ancora una questione controversa. Taluni affermano che la parola Sufi deriva dalla parola araba «Safa» che significa letteralmente «purificato». Nel senso che si tratta di un individuo che è esente dalla contaminazione mondana. Altri affermano che Sufi deriva da «Saff» il cui significato nella lingua araba è «grado o categoria» essendo il Sufi una persona di prima categoria per la sua capacità di entrare in contatto con Dio. I Sufi nel mondo Islamico sono sempre stati considerati come coloro che vivono in armonia con l’assoluto e trasmettono tale stato a tutto ciò che li circonda. Sono gli eredi degli insegnamenti esoterici (cioè segreti nel senso di ristretto) di Maomè e si sono sempre distinti dai comuni devoti Mussulmani per il loro modo di interpretare il Corano (libro sacro Mussulmano). In origine il relazionamento tra i Sufi Islamici ed i Cristiani era molto stretto dato che i primi avevano piena conoscenza degli insegnamenti del Cristo e ad esso, spesso si ispiravano nelle loro pratiche mistiche. Erano nomadi e viaggiavano generalmente da soli seguendo un loro proposito personale di sottomissione ai voleri di Dio. Per i Sufi l’ascesi divina era un sentimento di umiltà e allo stesso tempo di intensa spiritualità poiché in questo stato il Sufi percepiva la presenza divina in tutto. Questo stato di panteismo «trai più puri» portava ad un profondo rispetto dell’uomo e della vita in genere. Uno dei centri più importanti del Sufismo nel passato è stata la vecchia città di Basra, oggi ridotta ad un cumulo di macerie a causa della guerra tra Iraq ed Iran. E fu a Basra che i Sufi dovettero affrontare non pochi problemi con il formalismo «Coranico», corrente di pensiero Mussulmano che riduce la pratica religiosa e di vita alla sola e fredda applicazione del Corano. Con il tempo la pratica di insegnamento Sufi si ridusse e l’Ortodossia Coranica prevalse; anche se negli alti scaloni dell’Islam i Sufi sono sempre stati presenti. Oggi sotto le ceneri del formalismo Islamico vive e brilla il più puro Sufismo, in stretto contatto con gli autentici insegnamenti del primo Cristianesimo. Ben probabilmente anche sotto le ceneri di un Cristianesimo formale, vive ed arde la vera sacralità Cristiana. Due mondi fusi in una unica tradizione per la maggior parte sconosciuta. Questo ci dovrebbe far riflettere, anche perché a qualche centinaia di chilometri dalla nostra costa esiste un mondo del quale ignoriamo quasi tutto ma che nonostante la situazione generale conserva lo splendore di una grande Tradizione che potrà servirci per ritrovare un’arca perduta.

Gennaro Ardolino

Articolo redatto dal fondatore e pubblicato su vari giornali nel 1993 dopo alcuni mesi dal suo rientro dal Medio-Oriente.

NB. E’ interessante ed istruttivo leggere anche il nostro articolo relativo alle tre religioni monoteiste